La psicosomatica, ossia gli effetti della psiche sulla salute fisica, è un concetto oramai noto e riconosciuto anche dalla Medicina occidentale. Il contributo della Psicologia del Secondo Cervello alla comprensione del collegamento tra psiche e corpo consiste in un ampliamento del concetto di psiche che viene attribuito, nel suo insieme, alle funzioni di due menti, una del cervello della testa e l’altra del ‘cervello della pancia’ dalla neuroscienza definita Secondo Cervello. Questo nome riflette la stretta connessione tra i due sistemi neuronali (centrale e autonomo): entrambi indipendenti, entrambi con capacità di memorizzazione, selezione ed elaborazione di dati complessi. Le funzioni cerebrali maggiormente conosciute del Secondo Cervello in campo biologico sono quelle relative alla complessa gestione dei processi digestivi legati al cibo e alle funzioni degli organi interni. Ciò che la Psicologia del Secondo Cervello offre è la comprensione dei meccanismi emozionali ritenuti essere gestiti dal Secondo Cervello in qualità di elaboratore emotivo – una mente, del Secondo Cervello appunto, che determina le risposte emotive e che memorizza. Il Secondo Cervello assume qui, dunque, il ruolo di cervello emotivo primario responsabile della digestione dei vissuti sul piano emotivo, un cervello che analizza e reagisce in base a parametri specifici, codificabili e comprensibili . Detti parametri sono stati codificati dalla Psicologia del Secondo Cervello e costituiscono la base sui cui vengono effettuati la psico-diagnosi e gli interventi psicologici.
Le emozioni creano e vengono veicolate da sostanze biochimiche, ossia sostanze chimiche prodotte dal corpo, come, per esempio, le endorfine o la serotonina, quest’ultima prodotta al 95% dal Secondo Cervello. Queste sostanze, che sono responsabili delle alterazioni dell’umore e dello stato umorale dell’individuo, attivano molti processi corporei tra cui la produzione degli ormoni. Ponendo il Secondo Cervello al centro dei processi emotivi dell’individuo, è facile comprendere come lo stato emotivo influenzi direttamente sia i processi digestivi che tutti gli altri processi corporei tanto più che il Secondo Cervello è innervato a tutti gli organi interni attraverso il nervo vago che arriva fino al cervello della testa, compreso il nervo ottico e il nervo uditivo.
* come approfondito nel libro ‘L’individuo e la Psicologia del Secondo Cervello’ di Armando Ingegnieri.